Modalità operative

Modalità di accesso

Ammissioni al Servizio e dimissioni vengono definite di concerto tra l’équipe dell’Iris Accoglienza, i Servizi Sociali che hanno in carico il caso specifico (del Comune di residenza e/o dell’Asl distrettuale), la persona e la sua famiglia.

A quanti sono interessati ad un inserimento vengono date e richieste tutte le opportune informazioni, per conoscere la persona che si intende inserire e far conoscere quanto offre il Servizio.

Nei primi colloqui di orientamento si cerca di definire dunque se il Servizio è in grado di rispondere alle esigenze emerse. In tal caso occorre una richiesta formale di ammissione da parte dei Servizi Sociali del Comune di residenza, per formalizzare i dovuti accordi amministrativi.

È previsto un periodo di osservazione-inserimento dei soggetti di circa un mese, durante il quale vengono proposte alla persona le varie attività previste, in modo da poter verificare se non vi sono particolari motivi per rivedere la scelta dell’inserimento. Questo periodo può essere più breve se il quadro iniziale è già sufficientemente chiaro o la persona non manifesta particolari difficoltà di inserimento.

Le dimissioni avvengono quando siano stati raggiunti gli obiettivi previsti dal Progetto Educativo o nel momento in cui si constati che per qualche ragione il Servizio non risponde più alle esigenze dell’utente. In tal caso se ne parla con la famiglia e con i Servizi Sociali preposti, per definire  ulteriori passaggi futuri.

Metodologia d’intervento

Rispetto ai singoli utenti si predispone, di concerto con i Servizi Sociali competenti, un piano d’intervento che l’équipe del C.S.E. traduce in obiettivi specifici, metodi da utilizzare, strumenti utili da proporre.

Nel definire e mettere in atto gli interventi si tiene conto dei vari ambiti significativi per la persona: familiare, sociale, lavorativo, ricreativo, ecc.

La persona disabile e i suoi familiari vengono resi partecipi delle linee del progetto, per favorire consapevolezza e capacità di rielaborazione del proprio percorso e assunzione di un ruolo attivo e responsabile.

Queste sono gli indispensabili presupposti per il lavoro quotidiano, orientato al graduale raggiungimento degli obiettivi condivisi, attraverso l’utilizzo di attività utili e grazie ad azioni educative opportune.

Programmazione,  monitoraggio, valutazione

La programmazione, il monitoraggio e la valutazione sono tre azioni interconnesse che garantiscono attenzione alle esigenze della persona.

La fase della programmazione è orientata alla definizione degli interventi utili alla realizzazione del Progetto Individuale. All’inizio dell’anno si individuano gli obiettivi da proporre agli utenti, le attività per perseguirli e le specifiche modalità operative da utilizzare.

A fronte degli obiettivi specifici si delinea il programma di attività settimanale, che indica giorno per giorno quali attività sono previste e quali persone sono coinvolte in esse.

Il monitoraggio consiste in una verifica periodica dell’efficacia e della coerenza degli interventi rispetto agli obiettivi generali del progetto.

Durante la giornata si cerca di cogliere le caratteristiche fondamentali delle persone: tono dell’umore, interesse, capacità d’iniziativa, livello di autonomia, capacità, modalità relazionali.

Nelle riunioni d’équipe settimanali si discute di quanto viene osservato tenendo conto delle precedenti conoscenze e dei dati a disposizione (relazioni, report da parte dei familiari e da operatori di altri Servizi), al fine di stabilire i possibili interventi futuri. In tal modo i nodi problematici si affrontano tempestivamente, definendo possibili ipotesi d’intervento.

Le difficoltà possono riguardare le persone specifiche o le relazioni all’interno del gruppo, che è anch’esso oggetto di attenzione, per favorire un buon clima, che permetta il superamento delle problematiche personali.

Infine le attività stesse sono oggetto di continue verifiche, per assicurare la loro rispondenza rispetto alle necessità dei clienti. Esse sono intese come proposte, volendo sottolineare che nella definizione del programma settimanale si tengono in ampia considerazione le indicazioni degli utenti stessi e dei loro familiari rispetto all’interesse, al piacere e all’utilità che essi percepiscono nello svolgere le specifiche attività.

Lavoro di rete

L’intervento educativo si ispira ad una logica di rete, ossia una serie di collegamenti con diverse figure individuali o istituzionali con cui si intende collaborare per poter rispondere in modo puntuale alle diverse esigenze.

Utenti

Con gli utenti è necessario raggiungere una sostanziale condivisione del Progetto educativo, affinché quanto proposto venga vissuto come utile, interessante, piacevole. All’interno di relazioni significative il soggetto viene aiutato nell’individuazione delle soluzioni migliori rispetto al personale cammino evolutivo, favorendone una partecipazione attiva.

Famiglie

È essenziale, perché l’intervento risulti efficace, condividere il Progetto educativo anche con la famiglia. Tale confronto, oltre che dovuto per mettere a conoscenza i familiari degli orientamenti del Servizio, è utile per affrontare le eventuali problematiche che emergono e per constatare quanto ciò che si vive e si apprende all’interno delle attività del Servizio viene generalizzato ad altri ambiti, a partire da quello familiare.

A tal fine sono previsti incontri all’inizio e alla fine dell’anno, per la presentazione e per la valutazione del Progetto, e in altri momenti dell’anno, per monitorarne l’andamento, in base alle necessità.

Sono previste anche almeno due riunioni dei familiari, all’inizio e alla fine dell’anno, per confrontarsi su aspetti generali del Servizio e favorire un confronto collegiale.

Servizi Sociali

L’Iris Accoglienza collabora con i Servizi Sociali Comunali e con l’Area Fragilità dell’Azienda Sanitaria Locale per quanto riguarda la definizione, il monitoraggio e la verifica dei Progetti Educativi Individuali.

Il loro contributo, comunque utile, è indispensabile laddove alcuni nodi problematici necessitano di un confronto ad ampio raggio e di una presa in carico dal punto di vista psicologico e/o sociale.

Strutture esterne

Spesso le attività previste vengono svolte all’esterno della sede, proprio per garantire uno stimolante rapporto con l’ambiente.

A tal fine risultano preziose risorse Centri Sportivi, altre Servizi educativo – formativi (Cooperative Sociali, Associazioni di volontariato ecc.), Aziende ed Esercizi Commerciali.

Vi sono poi contatti con agenzie che promuovono eventi stimolanti ed utili dal punto di vista formativo, culturale e sportivo (Comuni, Provincia, Regione, Cinema e Teatri, Associazioni ecc.).

Tali collegamenti e/o la conoscenza di strutture ricreative, socio-culturali e sportive del territorio permettono di dare informazioni sulle opportunità di rispondere alle esigenze di occupare e organizzare il tempo libero (pomeriggio-sera, fine-settimana, gite e vacanze estive).

Enti formativi

L’Iris Accoglienza, attenta anche alle esigenze formative degli studenti, ha stipulato convenzioni con Università e altri Enti che si occupano di formazione, rendendosi disponibile come struttura dove possono svolgere tirocinio studenti dei vari Corsi di studio nell’area dell’Educazione.

Allo stesso modo, riconoscendo l’importanza della formazione continua, l’Iris Accoglienza è attenta a cogliere le opportunità di aggiornamento cui può accedere il personale.

Centro per l’Impiego

L’Iris Accoglienza ha stipulato apposita Convenzione con il Centro per l’Impiego di Gallarate, nell’intento di offrire uno spazio di formazione a giovani che desiderano inserirsi in ambiti lavorativi del terzo settore. Essi sono una utile risorsa per migliorare ulteriormente la qualità del Servizio.

Ufficio Nazionale per il Servizio Civile

L’Iris Accoglienza ha ottenuto l’accreditamento dal Ministero come sede atta ad accogliere Volontari del Servizio Civile Nazionale, potendo rispondere così alle esigenze di giovani che vogliono fare una forte esperienza di volontariato, dedicando un anno intero al servizio degli altri.

Al termine dell’anno viene fatta una valutazione dell’andamento generale del Servizio e del percorso educativo delle singole persone, ovvero si verificano i risultati ottenuti rispetto agli obiettivi iniziali, ci si chiede se gli obiettivi previsti sono stati raggiunti o non sono raggiungibili, oppure se sono emerse nuove esigenze

Tale valutazione è l’indispensabile punto di partenza per la nuova programmazione, per definire come procedere nell’anno successivo. Ovvero in riferimento ai risultati della valutazione saranno si deciderà se è il caso di riproporre gli stessi obiettivi, modificarli, eliminarli o aggiungerne altri.

Spirito del Servizio

Il Servizio poggia le basi sulla centralità della Persona, con i suoi limiti e le sue risorse. Viene data dunque attenzione alle sue necessità ed interessi e al clima che egli respira. Si tiene conto non solo dell’utilità di svolgere una serie di attività, ma anche del piacere che ne deriva, perché anche gli impegni e le difficoltà possano essere affrontati con serenità.

Si cerca di favorire in generale lo sviluppo di buone relazioni tra tutti e di puntare sulle caratteristiche positive di ognuno, invece di sottolinearne gli aspetti negativi o problematici.

Si desidera favorire la partecipazione attiva, rendere ciascuno attore protagonista del proprio progetto, perché possa realizzarsi pienamente secondo le proprie aspirazioni, con i supporti necessari.

A tal fine si cerca di favorire l’espressione di esigenze, bisogni, pensieri, opinioni, nella quotidianità o in incontri di gruppo predisposti, in modo da avere un costante e preciso riscontro sull’andamento del Progetto.

Allo stesso modo si cerca di dare ascolto anche alle famiglie, sia rispetto al percorso educativo del figlio, sia alle loro personali difficoltà.

Tutte le attività vengono proposte con uno sguardo aperto verso l’esterno. Questo desiderio di apertura si manifesta nel lavoro di rete e nell’utilizzo delle risorse territoriali, e risulta un esempio educativamente e culturalmente utile, favorendo lo sviluppo di una sensibilità verso persone con disabilità e una integrazione reciproca.

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